Si occupa della trasformazione materiale delle risorse (dalle materie prime ai prodotti finiti), nel rispetto di tempi, luoghi, esigenze tecniche di processo, disponibilità di materie e richieste della clientela. Ciò implica un’accurata programmazione dei flussi produttivi. La funzione produttiva si occupa sempre più spesso della “movimentazione” del prodotto (logistica), assicurando lo smistamento attraverso la rete dei depositi fino al punto di vendita.
Poiché la gestione operativa si differenzia da quella strategica, negli USA la funzione tecnico-produttiva è meglio conosciuta come funzione operativa (operations), pur restando il manufacturing il nucleo centrale della funzione.
I principali sottosistemi della produzione si possono raggruppare in relazione alle rispettive attività:
- sistemi direttamente produttivi (fabbricazione e qualità)
- sistemi di staff (programmazione, metodi, tempi, tecnologia)
sistemi di interfaccia con altre funzioni (sviluppo prodotti e processi, analisi del valore, movimentazione logistica, controllo dei costi e gestione della mano d’opera)
Importanti sono le interrelazioni tra la ricerca e sviluppo e le funzioni di produzione e marketing. Tra i tecnici della produzione e i ricercatori dovrebbe essere sempre aperto un dialogo di partecipazione.
L’innovazione e la creatività si scontra con i criteri dei tecnici, che esigono quanto segue:
- facilità di produzione
- minimizzazione dei costi di produzione
- stabilità dei modelli da produrre
- possibilità di standardizzazione
- limitazione delle scorte
- riduzione della pericolosità, della difettosità, etc.
Sulla base di questi principi strettamente tecnici e poco aperti alle novità produttive, l’impresa si troverebbe un portafoglio di pochi prodotti (simili, standardizzati e a ciclo vitale lungo); occorre quindi più spazio all’inventiva e alla progettualità.