Biblioteca Statale Cremona
La Biblioteca Statale di Cremona, denominata fino al 1860 Imperial Regia Biblioteca, trae le sue origini dalla biblioteca fondata al principio del secolo XVII dai Gesuiti, che, quando nel 1773 Clemente XIV soppresse l'ordine con la bolla "Dominus ac Redemptor noster", fu fatta isolare, per volere dell’imperatrice Maria Teresa, dal Convento dei Frati Minori Francescani - i quali avevano nel frattempo raccolto l'eredità dei Gesuiti per quello che riguardava la direzione delle scuole - e nel 1780 fu aperta al pubblico. Per accrescere la consistenza dei fondi librari della Biblioteca l'imperatrice ordinò che ad essa fossero destinati i duplicati della Biblioteca Nazionale di Brera. Il grosso introito alla biblioteca Statale venne tuttavia dal versamento dei fondi delle biblioteche dei conventi soppressi databile a partire dal 1798. La biblioteca pubblica del Convento dei Gesuiti fu infatti l'unica che i rivoluzionari rispettarono. I Gesuiti avevano collocato i loro volumi dividendoli per materia, ma dopo un solo secolo risultò evidente come tale sistemazione creasse dei problemi di ordine pratico, primo tra tutti quello della mancanza di spazio. Il bibliotecario Colla, che rimase alla direzione della biblioteca dal 1834 al 1860 decise di ricollocare i volumi secondo un nuovo ordine - essenzialmente per formato - che per quello che riguarda il fondo antico è stato conservato anche nella nuova sede della Biblioteca, eletta dal 1938 nel cinquecentesco palazzo Affaitati in via Ugolani Dati.
Nella Biblioteca Statale, in base ad una convenzione risalente al 1885 col Comune di Cremona, è depositata anche la Libreria Civica, costituitasi nel 1842 in seguito al lascito dell'eredità Ala Ponzone.