Internet per passione

HOT NEWS
A+ A A-
Redazione

Redazione

Project management

Consiste in un approccio globale al progetto. Il progetto, secondo il Project Management Institute (statunitense) è una combinazione di risorse riunite un una organizzazione temporanea per raggiungere un obiettivo definito con risorse limitate.
Il P.M. è:

  • l’insieme delle metodologie e delle tecniche utilizzate per la pianificazione e il controllo dei progetti
  • l’insieme delle metodologie e delle tecniche mirate a razionalizzare le fasi di progetto allo scopo di perseguire gli obiettivi prefissati

La gestione dei progetti complessi poggia sulla pianificazione temporale delle attività e, sul piano operativo, sulla gestione delle risorse e dei costi.
Il P.M. rappresenta una modalità organizzativa aziendale che privilegia strutture in team operanti ad hoc per la realizzazione di attività complesse, spesso destinate e finalizzate alla realizzazione di un prodotto su commessa.
Figura chiave del P.M. è il project manager il quale garantisce l’integrazione tra responsabilità, pianificazione e controllo; egli gestisce le dimensioni, le componenti e le variabili di processo dall’ideazione del progetto alla sua realizzazione.

Programmazione lineare

Tecnica matematica mediante la quale si ricerca la soluzione di un problema attraverso l’ottimizzazione (massimizzazione o minimizzazione) di una funzione-obiettivo di tipo lineare; la funzione è normalmente soggetta a determinati vincoli.

Progetto

Attività produttiva coordinata e interfunzionale avente come scopo la realizzazione di un prodotto unico e complesso di grandi dimensioni, tale da richiedere un notevole intervallo di tempo per la produzione del medesimo. Il progetto è quindi l’architettura disegnata e pianificata di un prodotto complesso che richiede un insieme non ripetitivo di attività realizzate in modo autonomo, responsabile e pianificato, allo scopo di raggiungere un obiettivo prefissato sulla base di parametri di tempo (la tempistica di progetto), di costi e di qualità.
In senso più ampio è un piano per la costruzione di modelli riguardanti la produzione di un nuovo prodotto.

Produzione su ordine

E’ un sistema di produzione che personalizza di volta in volta il prodotto secondo le specifiche del cliente; in questo caso il processo produttivo viene ordinato in funzione di un prodotto particolare, da produrre secondo le specifiche del cliente.

Produzione per il magazzino

Significa precostituire le scorte per stabilizzare la produzione e la vendita. Poiché la gestione delle scorte è costosa e complessa, le imprese giapponesi hanno applicato l’approccio del just in time.

Produzione a flusso continuo

Tecnica di produzione mediante la quale i beni sono prodotti su larga scala utilizzando linee di produzione con piccole modifiche durante la lavorazione. I modelli continui sono rappresentati di solito da linee di produzione e di montaggio, da processi chimici a flusso continuo, etc..

Produzione

Fabbricazione di prodotti o allestimento di servizi per la soddisfazione dei bisogni umani. In economia si intende per produzione ogni processo di trasformazione di input (materie e altri fattori) output (prodotti/servizi). Per ogni bene o servizio prodotti esiste una pluralità di processi produttivi possibili; sulla base di previsioni, si ricercano soltanto i processi efficienti (v. produttività). I tipi di produzione riguardano le modalità di attuazione del processo produttivo (produzione su commessa, di prodotto singolo, per lotti di produzione, a flusso continuo, produzione in serie, produzione piccola serie, produzione personalizzata, produzione in parallelo, etc.).
La funzione di produzione è una delle più importanti funzioni aziendali, i cui aspetti più significativi sono il controllo del processo produttivo (sequenza e tempi delle mansioni), il controllo degli stock, il controllo della qualità, la manutenzione e le riparazioni.

Produttività

Può essere definita come il valore dell’output per unità di condizioni produttive (fattori di produzione) impiegate, misurabili con indicatori complessivi (valore aggiunto per addetto, fatturato per unità di capitale investito) o con indicatori più semplici riferiti a singole unità aziendali (reparto produttivo, unità di vendita). Con una analisi più disaggregata si va alla ricerca della produttività dei singoli fattori impiegati nel processo produttivo (materie, mano d’opera, macchine). Questi ultimi sono detti rendimenti e scaturiscono da rapporti tra quantità fisiche oppure tra quantità fisiche e monetarie. La produttività è stata oggetto di dibattito dai tempi di F. Taylor per l’impostazione troppo meccanica (concezione atomistica o meccanicistica) scaturente da una visione deterministica e non finalistica. Il dibattito è avvenuto in USA tra imprenditori, studiosi e enti sindacali nei primi decenni del 1900 e si è rinnovato in Giappone dopo l’introduzione della qualità totale per l’assenza di socialità nei rapporti di lavoro.
Il concetto di produttività si è arricchito di finalità ed è diventato una valore condivisibile da tutti. Il miglioramento continuo preconizzato dalla qualità totale (TQM) non è un criterio che consenta sicuramente di associare qualità a produttività. Salti di produttività si possono realizzare con la progettazione creativa e con la progettazione e riprogettazione dei processi (v. BPR).

Prodotto

Oggetto fisico che soddisfa una esigenza del consumatore. E’ composto da un nucleo centrale e da elementi accessori (immagine, “convenience”, etc.). “Convenience” nel gergo comune significa convenienza, ma nel significato commerciale (marketing) significa la capacità di un prodotto di svolgere una funzione base; tale capacità è aumentata aggiungendo prestazioni (servizi) o migliorando il packaging.
Sottoscrivi questo feed RSS