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Redazione

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Componenti

Si tratta di parti da assemblare per ottenere il prodotto finito (per esempio nell’impresa automobilistica sono componenti le ruote, il volante, il contachilometri, etc.). I componenti differiscono dai prodotti in lavorazione in quanto possono essere commercializzati separatamente.

Competenza e competenza distintiva (metacompetenza)

La competenza è una caratteristica intrinseca di un individuo collegata ad una performance eccellente in una mansione o in una situazione che è misurata sulla base di un criterio stabilito.
In passato si è privilegiato il binomio: ruolo-performance nella definizione delle retribuzioni. Il ruolo era quello dei direttori di funzione. Oggi sembra prevalere il binomio: competenza-performance in quanto si è passati a valorizzare i dirigenti del processo che incorporano competenze più importanti rispetto a quelle manifestate dai direttori di funzione. Nell’organigramma i direttori di funzione hanno solo la responsabilità delle risorse gestite, i dirigenti del processo hanno la responsabilità del risultato. Pertanto si vanno sviluppando sistemi premianti che tengono conto dell’impatto delle competenze sul risultato (performance).
Le competenze diventano distintive quando sono rappresentate da una “mix” di abilità (skill) e capacità che interagendo provocano un vantaggio in più che viene percepito dal cliente (G. Hamel; C.K. Prahalad). Le competenze distintive (metacompetenze) possono essere legate a più persone che interagiscono a livello cognitivo e creativo sulla base di un mix tecnologico progredito; si tratta di una struttura il cui trasferimento ha un valore paragonabile ad un brevetto o a un piccolo ramo d’impresa.

Commessa

Ordinativo effettuato da aziende clienti in cui vengono specificate le caratteristiche che configurano la fornitura oggetto dell’ordine. Si tratta di un prodotto realizzato per uno specifico cliente. Sono ricorrenti nel caso di imprese artigiane, nelle imprese edili, nella produzione di beni strumentali e di grandi opere pubbliche. Si stanno estendendo, le commesse, anche alle imprese che producono parti standard e parti modificabili e personalizzabili.
Vi sono anche le commesse interne quando l’azienda produce in economia macchine e utensili. In questo caso occorre attivare un’apposita contabilità industriale per la valorizzazione delle risorse impiegate nella produzione interna della commessa.

Comitato guida per la qualità

E’ un organismo interfunzionale (organo traversale) permanente al quale partecipano i massimi responsabili delle principali funzioni dell’impresa. Il comitato è presieduto dal top management che lo coordina ed ha lo scopo di formulare la politica e la strategia per la qualità in collaborazione con i gruppi di progetto e con i circoli di qualità. Formula il piano di miglioramento e assicura la coerenza tra le politiche e le strategie, che vengono attuate in modo prioritario nell’ottica della qualità.

Comakership

E’ una strategia rivolta ai fornitori. In primo luogo si tratta di selezionarli e sfoltirli in modo di ridurre il loro numero.
In un secondo momento si cerca di trasformare i fornitori in partner con i quali operare strategie di acquisto in codesign. Se il cliente cerca di creare valore per il fornitore e il fornitore cerca di creare valore per il cliente nasce una collaborazione aperta, si stipulano contratti a lungo termine per rinsaldare i rapporti. Gli obiettivi comuni sono qualità, servizio, innovazione, e costo finalizzati alla condivisione del vantaggio competitivo.
Il lavoro in comune può riguardare il prodotto, il servizio, il processo, allo scopo di realizzare un miglioramento dovuto alle sinergie del collegamento. Da questa iniziativa può nascere una seconda iniziativa, quella dell’impresa a rete. Gli interventi organizzativi vicendevoli e reciproci possono migliorare: le aree operative, i rapporti logistici, la qualità e l’affidabilità, lo sviluppo di nuovi prodotti, i sistemi di supporto (pianificazione), i rapporti contrattuali, il marketing d’acquisto, la valutazione dei fornitori.
L’economia della comakership ha molti aspetti e sfaccettature (G. Merli). Lo sviluppo dei rapporti di comakership è una conseguenza dell’adozione dei sistemi di qualità totale e di just in time nelle attività logistico-produttive dei partner, la cui integrazione consente di ridurre diversi costi di gestione come quelli logistici, di innovazione e di qualità.

Collo di bottiglia (bottleneck)

Sono delle strozzature che si determinano sul piano operativo all’interno di un processo produttivo. Se il collo di bottiglia è la carenza di risorse, come ad esempio le scorte di materie prime, nascono code di lavoro a valle della risorsa stessa. Tale strozzatura condiziona l’output dell’intero processo. Pertanto un’ora persa a motivo di un incaglio nel flusso delle risorse è un’ora persa per l’intero processo (e quindi un ritardo che si doveva e si poteva evitare). Il CRP è uno strumento nell’ambito di un sistema più ampio, l’MRP; esso permette di individuare in anticipo i punti critici.
Supponiamo che il fabbisogno di capacità produttiva per ordini in esubero superi la disponibilità. Per coprire la domanda in eccesso si può ricorrere all’uso di cicli alternativi resi possibili da impianti o macchine di riserva, oppure facendo ricorso a lavorazioni esterne. Ma se il fabbisogno non viene smaltito in nessun modo la capacità produttiva disponibile (risorsa) è diventata un collo di bottiglia. Pertanto sarà utile studiare e proporre un eventuale investimento in risorse analoghe al fine di aumentare la capacità produttiva dell’azienda, non prima di averne investigato la convenienza economica. Esiste una teoria definita teoria dei vincoli (theory of constraints) che si occupa principalmente di colli di bottiglia e dei metodi per individuarli.

Collaudo (della conformità qualitativa)

L’insieme delle attività rivolte ad accertare se un prodotto, un servizio, un processo siano o meno conformi alle relative specifiche (prescrizioni). Quando l’attività di collaudo viene realizzata per mezzo di campionamenti eseguiti nel rispetto di rigorosi criteri statistici, viene chiamato collaudo statistico (v. certificazione della qualità).

Coinvolgimento (nella qualità totale)

E’ uno dei quattro pilastri fondamentali della qualità totale; gli altri tre sono rappresentati dalla cultura, dalla consapevolezza e dalla metodologia. Il coinvolgimento è preliminare all’attivazione di qualunque processo di miglioramento . Il coinvolgimento nella realizzazione della qualità totale è bilaterale: verticale per livelli gerarchici, orizzontale o trasversale per funzioni. Il coinvolgimento trasversale, tipico nella realizzazione della qualità totale, prevede strutture organizzative di gruppo parallele a quelle verticali. L’alta direzione viene affiancata dal comitato qualità; i responsabili funzionali unitamente a quelli operativi si riuniscono in gruppi di progetto; i responsabili operativi unitamente al personale operativo si riuniscono in piccoli gruppi (circoli della qualità). Il comitato di qualità lavora per realizzare politiche e strategie; il gruppo di progetto lavora attorno a progetti di miglioramento sia strategici che operativi; i circoli della qualità lavorano attorno a progetti di miglioramento continuo.

Codice a barre

Sono codici simili a quelli che sono etichettati sui prodotti alimentari e farmaceutici, etc., allo scopo di rilevarne il prezzo in base alla lettura ottica di tipo elettronico.
Il codice a barre (13 cifre e 13 barre verticali) consente di registrare le vendite, permette una rapida lettura e aggiornamento dei prezzi e facilita il controllo del livello delle scorte.
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