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Redazione

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CIM (computer integrated manufacturing)

Letteralmente significa fabbricazione-lavorazione computerizzata e integrata.
Con il CIM si vuole pervenire ad una maggiore integrazione rispetto ai binomi CAD-CAI, CAD-CAM, etc., mediante una integrazione più estesa dei dati informativi. Sul piano della integrazione delle attività e tra le attività, dopo i fallimenti dei modelli CIM nati alla fine degli anni ’70, gli studioso dell’IT (information technology) stanno ripensando l’architettura dell’integrazione informatica operando a quattro livelli conoscitivi:

  • articolazione dei flussi informativi
  • scelta dei media informativi
  • natura dei flussi informativi
  • criteri di progettazione dei flussi informativi

L’integrazione che si vuole operare è anche con il mondo amministrativo e contabile.
Le varie applicazioni (CAD-CAE, CAD-CAM, etc.) sono state pensate inizialmente come tasselli dell’approccio CIM. Allo stato attuale è una filosofia, o poco più di essa, che vuole realizzare l’integrazione con una visione globale coerente. I tentativi CIM sono orientati all’integrazione informatica del processo produttivo attraverso un’architettura ricollegante tra di loro tutti i livelli di automazione della fabbrica partendo dalla progettazione, attraversando l’organizzazione e lo sviluppo del prodotto e implementando le attività amministrative connesse con la gestione operativa. (v. CAD).

CIF (cost, insurance, freight)

Clausola con la quale nella vendita via mare le parti stabiliscono delle modalità di ripartizione del rischio delle merci in viaggio. In particolare il fornitore comprende nel prezzo della merce il costo della medesima, il nolo e l’assicurazione. Il contratto di noleggio e di assicurazione vengono così stipulati dal venditore a favore del compratore. L’assicurazione prevista solitamente copre il costo della merce, il nolo e un 10% in più a compenso del mancato utile conseguente il danno.

Ciclo passivo (ciclo dell’acquisto)

E’ un arco temporale (da controllare nei tempi e nelle modalità esecutive) comprendente tutte le attività inerenti all’acquisto di materie, merci, componenti e servizi collaterali. Il ciclo dell’acquisto parte dalla determinazione del livello della scorta di sicurezza, del livello di riordino e del lotto economico di acquisto fino al ritiro dei beni che ci vengono spediti ed alla verifica che i beni ricevuti corrispondano a quelli ordinati. Il ciclo comprende anche tutto l’aspetto tecnico-contabile dei documenti che ruotano attorno ad un acquisto

Ciclo di lavoro

Sequenza di tutte le operazioni necessarie per la fabbricazione e il montaggio che comprende due cicli: il ciclo di lavorazione e il ciclo di montaggio. La considerazione dei cicli è utile per poter effettuare confronti temporali. La lavorazione riguarda un componente, un prodotto, un processo, una commessa o un lotto di produzione.

Ciclo dell’ordine

Arco temporale incluso nel ciclo attivo (della vendita). Sul piano operativo intercorre tra la trasmissione di un ordine effettuato da un’azienda-cliente ad una azienda-fornitrice e la consegna dei beni. I problemi che nascono nel corso di questo ciclo sono ricollegabili alla gestione delle scorte con la tecnica del just in time, secondo la quale il livello dei magazzini principali e intermedi è la misura dell’inefficienza (eventuale) dell’azienda. La tendenza è quella di avere scorte quasi azzerate a causa degli evidenti vantaggi economici e finanziari. Questa tecnica richiede una collaborazione tra le aziende-clienti e le aziende-fornitori. Il ciclo dell’ordine si snoda in quattro fasi successive: trasmissione dell’ordine, conferma dell’ordine, gestione dell’ordine, esecuzione dell’ordine.

Ciclo attivo (ciclo della vendita)

Arco temporale che intercorre tra il fido commerciale (da valutare) e la rilevazione contabile della vendita. La tempistica nel corso del ciclo è molto importante , così pure le modalità di esecuzione dell’operazione. Oltre al ciclo dell’ordine comprende la consegna dei beni (o servizi) e tutto l’aspetto tecnico-contabile dei documenti che vengono emessi per effettuare una vendita (DDT, fattura differita, etc.).

Cicli operativi aziendali

Le operazioni aziendali possono essere viste sotto vari aspetti: giuridico, economico, finanziario, tecnico, monetario, etc.. Ciascuno di questi aspetti vive il suo ciclo o intervallo di durata. Pertanto i cicli più significativi da controllare e analizzare sono quattro:

  • ciclo tecnico (o produttivo) che intercorre dall’utilizzo delle materie prime fino alla realizzazione del prodotto finito (è il ciclo del processo produttivo)
  • ciclo economico (dei costi e dei ricavi) che intercorre dal giorno della consegna/acquisto al giorno della consegna/vendita: in quel giorno di consegna delle merci avviene il passaggio di proprietà , dei rischi e delle spese
  • ciclo finanziario che coincide con il ciclo economico, in quanto nel giorno della consegna/acquisto/costo sorge un debito commerciale e nel giorno della consegna/vendita/ricavo sorge un credito commerciale
  • ciclo monetario che intercorre dal girono di effettivo pagamento dell’acquisto al giorno di effettiva riscossione della vendita

Il ciclo tecnico va ridotto nella sua durata (efficienza). Il ciclo economico va ridotto per poterne attivare un maggior numero (redditività). Il ciclo finanziario ha un’importanza patrimoniale e giuridica. Il ciclo monetario consiglia di anticipare gli incassi e di posticipare i pagamenti (liquidità).
Vi sono altri due cicli molto importanti:

  • lead time: periodo di tempo compreso tra l’inizio della prima attività e la fine dell’ultima attività di una certa serie di attività. In ambito logistico-produttivo è il tempo intercorrente tra la nascita di un bisogno (ordine, fabbisogno, etc.) e la disponibilità di quanto richiesto (consegna). Il lead time è pari alla somma dei tempi necessari per svolgere tutte le attività sequenziali incluse le attività operative, i set-up, i controlli, le attese, i trasporti
  • time to market (TTM): riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti. E’ il tempo intercorrente tra l’inizio del processo di sviluppo di un prodotto (progetto) e la sua commercializzazione (consegna/vendita/ricavo/credito commerciale).

La compressione della durata dei cicli è un problema di Time Management.

Cicli di vita del prodotto - mercato

Concezione elaborata dall’economista R. Vernon tesa a fornire una spiegazione delle variabili che influenzano l’andamento degli scambi internazionali.
La teoria del ciclo di vita del prodotto distingue le fasi evolutive attraverso le quali un prodotto passa dall’introduzione al suo declino. Prima dell’introduzione vi è la fase dell’ideazione, tipicamente legata alla logica della scoperta scientifica, che è di tipo critico e creativo. Segue la fase dell’introduzione. Nel momento introduttivo, in cui è ancora presente il supporto della ricerca e della sperimentazione, i costi unitari e il prezzo sono elevati, anche a causa delle spese di pubblicità. Nella successiva fase di sviluppo viene realizzata la produzione standardizzata in serie che trova diffusione su larga scala; la realizzazione dell’economia di scala permette la diminuzione del prezzo del bene. In questo modo aumenta la concorrenza, come conseguenza dell’aumento della domanda, e il produttore cerca nuovi sbocchi sui mercati esteri, attraverso l’esportazione. Nella fase successiva della maturità il processo produttivo è completamente standardizzato e il produttore competitivo cerca di ridurre i costi di produzione più dei concorrenti del settore. Nella fase di declino per trovare ulteriore commercializzazione del prodotto, a meno di innovazioni di rilancio, l’unica via percorribile è quella di diffondere il prodotto nei paesi in via di sviluppo.
Nel marketing aziendale il concetto è stato introdotto nel 1960 dall’americano Lewitt e poi analizzato nelle sue implicazioni strategiche e operative ad ogni fase del ciclo, di cui ricordiamo la composizione del marketing mix, innovazioni di rilancio, individuazione di nuove forme di utilizzo del prodotto e di nuovi segmenti di mercato.
Le fasi del ciclo di vita del prodotto sono: decollo (lancio), espansione, maturazione, saturazione, declino.
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