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Redazione

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Branding

Il tentativo effettuato dalle imprese di differenziare prodotti o gruppi di prodotti simili mediante l’uso di nomi o simboli distintivi.
Il concetto di differenziazione di un prodotto è più ampio e non si limita ad aspetti formali per incorporare aspetti contenutistici e sostanziali (Vantaggio competitivo di M. Porter).

Brand

Letteralmente “marca o marchio di fabbrica”. È il segno emblematico o nominativo con il quale un’azienda contraddistingue il proprio prodotto da altri analoghi o dello stesso genere.

Brainwriting

È la versione grafica su carta del brainstorming.
L’obiettivo, di solito è quello di inventare nuovi prodotti, ma la tecnica si è dimostrata valida ed efficace per escogitare idee nel campo promozionale e pubblicitario . Gli strumenti sono carta e penna. Il conduttore – animatore scrive su dei fogli, quanti sono i partecipanti del gruppo, la frase-stimolo e ciascuno ha un minuto per scrivere sotto stimolo la prima idea che gli viene in mente, per poi passare al compagno di destra il proprio foglio. Questi leggerà l’idea soprascritta e ne aggiungerà un’altra con le rappresentazioni della propria fantasia e così via fino all’ultimo partecipante. Alla fine del giro ciascuno avrà un foglio con parecchie idee formulate per iscritto. Dall’esame dell’insieme di esse si cercherà di sintetizzare un’unica e nuova idea vincente.

Brain-Trust

Letteralmente “Trust dei cervelli” o “concentrazione dei cervelli”. Tale espressione è usata per indicare la riunione di un gruppo di esperti in determinati campi per discutere su un problema da risolvere. È una forma più sofisticata e quindi anche più potente di brainstorming. I soggetti partecipanti vengono accuratamente selezionati in modo da formare una vera e propria squadra di cervelli altamente creativi, affiatata e abituata a lavorare sempre assieme.

Brainstorming (tempesta o battaglia dei cervelli)

È una tecnica creativa molto usata nel problem-solving aziendale. Necessita di un gruppo di soggetti condotto da un animatore specializzato. È stato concepito dal pubblicitario americano A. Osborn e da esso sono derivate tutte le altre tecniche creative.
Si fonda sul principio del differimento del giudizio; prima si producono idee in totale libertà riferite al problema considerato; poi si passano al vaglio tali idee, analizzandone la concreta fattibilità. Le quattro regole (canoni) cui devono uniformarsi i partecipanti a un brainstorming sono le seguenti: non criticare sé stessi, non criticare gli altri, sviluppare una quantità di idee che è preferita rispetto alla loro qualità e compiutezza, migliorare le idee altrui (bandendo conflitti, rivalità, invidie).
Si realizza nel B. una società perfettamente democratica e sotto questo profilo è un esempio di sistema creativo genetico. Le idee vengono prodotte a ruota libera, da piccoli gruppi preconfigurati, in grande numero, cui segue una sintesi (razionalizzazione delle idee fattibili).

BPR (business process reengineering)

Il business process reengineering è una attività di modificazione radicale di uno o più processi aziendali che muta le condizioni di produzione di un prodotto/servizio in maniera percepibile dal cliente (A. Biffi-N. Pecchiari).
Le caratteristiche essenziali del BPR sono le seguenti:

  • il grado di cambiamento è radicale (alla ricerca di breakthroughs)
  • l’ambito di applicazione riguarda pochi processi prioritari (sono rari i casi di BPR globale)
  • i tempi di intervento sono normalmente brevi, a titolo indicativo da 6 a 18 mesi circa
  • le risorse umane coinvolte sono rappresentate da un team ristretto, normalmente composto da persone operanti ai livelli più elevati della struttura organizzativa
  • le tipologie di intervento prevedono strumenti snelli (analisi, rappresentazione, misurazione, etc.) allo scopo di individuare spazi di miglioramento rilevanti (breakthroughs)

Se si desidera impostare per la prima volta il BPR (ridisegno dei processi) è evidente che occorre utilizzare criteri (o modelli) di priorità allo scopo di selezionare quei processi il cui ridisegno può provocare miglioramenti significativi dell’organizzazione.
Per la realizzazione del BPR occorre monitorare di continuo le prestazioni di processo (performance).
Nel caso del BPR parziale occorre monitorare la performance dei processi critici o prioritari allo scopo di individuare quelle situazioni in cui un processo presenta un gap rilevante sia in assoluto che sul piano comparativo. Questo gap rappresenta il divario osservato tra le misure di prestazione ottenute e quelle ritenute ideali per realizzare una radicale ottimizzazione del processo critico/prioritario che si vuole riprogettare. Il monitoraggio dei processi critici o prioritari è pertanto un momento centrale sia nella definizione dei primi interventi di ridisegno dei processi aziendali sia ai fini della costruzione di un sistema di reporting per la valutazione delle performance di processo.
Il primo problema che si presenta nella fase di avvio di un intervento BPR riguarda la mobilitazione delle energie e delle risorse personali nel progetto di cambiamento, le cui fasi realizzative sono: la semplificazione, la standardizzazione e l’integrazione.
La prima fase consiste nel rendere visibile e decifrabile la complessità. La seconda fase consiste nel raggiungere la completa uniformità, sul piano progettuale e realizzativo, del processo (onde stabilizzare attraverso la standardizzazione tutte le componenti progettuali e costruttive che ricorrono nel processo). Mentre la semplificazione e la standardizzazione sono due tradizionali elementi di ingegneria dei processi, l’integrazione organizzativa aggiunge al grado di specializzazione (differenziazione) il grado di integrazione (coordinamento implicante coesione, interdipendenza e condivisione). L’intensità operativa viene espressa dal tempo di svolgimento (o esecuzione) delle attività e dal tempo di coordinamento di tali attività.

Bolla di versamento

Documento relativo alla contabilità di magazzino che determina il passaggio delle materie prime (deflusso) ai reparti di produzione.

Bolla di reso

Documento di magazzino attestante il riflusso di prodotti semilavorati al magazzino materie prime in attesa di una successiva rilavorazione.
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