I duellanti: Automattic e WP Engine In evidenza
- Scritto da Redazione
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Nelle terre selvagge del web, dove i siti nascono e muoiono al ritmo degli aggiornamenti degli algoritmi di Google, ogni tanto spunta un nuovo scontro. Ma nessuna faida nasce per caso. C’è sempre un torto subito, una promessa infranta, una miniera d’oro contesa. O in questo caso, una piattaforma open-source e un bel mucchio di dollari. Per capire il duello tra Matt Mullenweg e WP Engine, dobbiamo tornare indietro nel tempo e scavare nelle radici di questo conflitto. Prendete il vostro caffè da saloon e mettetevi comodi, perché questa è una storia di rivalità, crescita esponenziale e... chi paga il conto al bar di WordPressville.
Il Sogno di WordPress e la Nascita di Automattic
Era il lontano 2003 quando un giovane Matt Mullenweg, armato solo della sua tastiera e di un’idea rivoluzionaria, decise di creare un software per permettere a chiunque di pubblicare contenuti sul web. Nacque così WordPress, un progetto open-source destinato a diventare il re indiscusso dei CMS (Content Management System).
Ma si sa, neanche nel vecchio West si campa solo di ideali. Così, nel 2005, Mullenweg fondò Automattic, una società creata per monetizzare WordPress offrendo servizi premium come WordPress.com, WooCommerce e Jetpack. Automattic non era solo un’impresa, ma anche il primo e più grande contributore al core di WordPress, ossia al cuore pulsante della piattaforma. Insomma, Automattic costruiva la città, ma al tempo stesso possedeva anche l’ufficio dello sceriffo, il saloon e la banca.
WP Engine: Il Nuovo Magnate in Città
Avanziamo rapidamente al 2010, quando un nuovo imprenditore, Jason Cohen, decide di entrare in scena con un’idea molto redditizia: creare una società di hosting dedicata esclusivamente a WordPress. Nacque così WP Engine, un servizio che prometteva siti WordPress più veloci, sicuri e performanti, perfetto per aziende e professionisti.
WP Engine cresce in fretta e attira l’attenzione di grandi investitori, tra cui Silver Lake, un fondo di private equity con tasche profonde e grandi ambizioni. La città di WordPressville si sta espandendo, e Automattic comincia a vedere in WP Engine non solo un semplice fornitore di hosting, ma un potenziale rivale con una base di clienti sempre più ampia.
Gli Anni di Tregua e i Primi Malumori
Per un po’, tutto fila liscio. WordPress cresce, WP Engine guadagna milioni offrendo hosting premium, Automattic continua a dominare il mercato con i suoi servizi. Ma sotto la superficie, qualcosa ribolle.
Da una parte, WP Engine sfrutta WordPress per fare affari d’oro senza contribuire attivamente allo sviluppo del suo codice. Dall’altra, Automattic, nonostante i profitti generati dai suoi servizi, continua a investire nel core di WordPress, sostenendo che chi usa la piattaforma dovrebbe almeno contribuire al suo miglioramento.
Il primo vero scontro avviene intorno al 2018, quando WP Engine inizia a spingere sempre di più i suoi strumenti di ottimizzazione, alcuni dei quali sembrano bypassare le funzionalità di WordPress stesso. Automattic non gradisce, ma la tensione rimane latente… fino al 2024.
2024: La Miccia che Fa Esplodere la Polveriera
Arriviamo così a settembre 2024, quando Matt Mullenweg, durante il WordCamp US, decide che è giunto il momento di smetterla con i convenevoli e di dire le cose come stanno:
“Quello che WP Engine offre non è WordPress; è qualcosa che hanno tagliato, hackerato, mutilato per sembrare WordPress, ma in realtà stanno dando una copia scadente e facendosi pagare di più per questo.”
Parole pesanti come un pugno nello stomaco in pieno duello a mezzogiorno.
WP Engine non la prende bene e pochi giorni dopo risponde con una lettera di diffida, accusando Automattic di diffamazione e concorrenza sleale. Inizia così una guerra fatta di dichiarazioni pubbliche, carte bollate e colpi bassi, che culmina con una causa federale intentata da WP Engine contro Automattic e Mullenweg.
Nel frattempo, WordPress.org prende una posizione forte e decide di bloccare WP Engine dall’accesso alle sue risorse ufficiali, alimentando ancora di più il fuoco della disputa.
Conclusione: La Calma Prima della Tempesta
A questo punto della storia, i due rivali hanno già estratto le pistole e stanno per premere il grilletto. Il conflitto è ufficialmente iniziato, e nessuno sa come andrà a finire.
Cosa accadrà dopo? Quali saranno le mosse di WP Engine e Automattic? Il prossimo episodio della nostra saga racconterà il primo vero duello legale tra i due contendenti e le sue ripercussioni sul mondo di WordPress.
Restate sintonizzati per la prossima puntata: "Settembre 2024: L’Inizio della Disputa Pubblica".