Analisi funzionali
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Sono tecniche analitiche volte a verificare la razionale attribuzione e distribuzione delle funzioni e competenze aziendali nelle unità operative.
Esse hanno lo scopo di mettere a fuoco duplicazioni, squilibri, disfunzioni, carenze e inadeguatezze a livello di coordinamento.
Questi ultimi sono fenomeni e accadimenti che alterano le sinergie programmate impedendo alle unità operative di raggiungere condizioni di efficienza e di sviluppo, sia come singole parti, che come parti di un insieme unitario e sistemico. Si vuole definire i problemi che scaturiscono dal rapporto fra ruoli, competenze e performance onde pervenire alla formulazione di nuovi sistemi premianti che valorizzino i meriti degli attori operativi e collochino l’uomo giusto al posto giusto. Quando tale tecnica allarga l’oggetto di analisi ad un gruppo di unità operative vuole accertare se esista o meno un coordinamento tra le medesime sul piano di una corretta distribuzione di funzioni e competenze; può accadere infatti che le stesse funzioni siano affidate a più unità operative (organizzazioni per divisioni) o che non vi siano collegamenti fra unità interdipendenti (organizzazioni a matrice).
Le analisi funzionali, al pari delle altre tecniche analitiche, intendono migliorare l’efficienza operativa rimuovendo tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del coordinamento.
L’A.F. rientra fra le tecniche fondamentali per il miglioramento di un sistema. Sostituisce alla visione globale del sistema (ciò che il sistema rappresenta sul piano evolutivo, cognitivo e dinamico; E. Rullani), una visione analitica di tipo funzionale (ciò che il sistema può realizzare sul piano creativo, in linea con la sua visione e la sua missione). È quindi una tecnica finalizzata all’innovazione; pertanto trova applicazione in tutti quei casi in cui un sistema, o un sottoinsieme di esso (un prodotto, un servizio, un processo, una struttura organizzativa, una procedura, ecc.) non sia più rispondente alle esigenze del suo cliente.
Dall’analisi funzionale derivano l’analisi del valore e le tecniche di misurazione della qualità di un prodotto o servizio, nonché lo strumento operativo QFD.
Dopo l’analisi funzionale è opportuna un’analisi interfunzionale.
Esse hanno lo scopo di mettere a fuoco duplicazioni, squilibri, disfunzioni, carenze e inadeguatezze a livello di coordinamento.
Questi ultimi sono fenomeni e accadimenti che alterano le sinergie programmate impedendo alle unità operative di raggiungere condizioni di efficienza e di sviluppo, sia come singole parti, che come parti di un insieme unitario e sistemico. Si vuole definire i problemi che scaturiscono dal rapporto fra ruoli, competenze e performance onde pervenire alla formulazione di nuovi sistemi premianti che valorizzino i meriti degli attori operativi e collochino l’uomo giusto al posto giusto. Quando tale tecnica allarga l’oggetto di analisi ad un gruppo di unità operative vuole accertare se esista o meno un coordinamento tra le medesime sul piano di una corretta distribuzione di funzioni e competenze; può accadere infatti che le stesse funzioni siano affidate a più unità operative (organizzazioni per divisioni) o che non vi siano collegamenti fra unità interdipendenti (organizzazioni a matrice).
Le analisi funzionali, al pari delle altre tecniche analitiche, intendono migliorare l’efficienza operativa rimuovendo tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del coordinamento.
L’A.F. rientra fra le tecniche fondamentali per il miglioramento di un sistema. Sostituisce alla visione globale del sistema (ciò che il sistema rappresenta sul piano evolutivo, cognitivo e dinamico; E. Rullani), una visione analitica di tipo funzionale (ciò che il sistema può realizzare sul piano creativo, in linea con la sua visione e la sua missione). È quindi una tecnica finalizzata all’innovazione; pertanto trova applicazione in tutti quei casi in cui un sistema, o un sottoinsieme di esso (un prodotto, un servizio, un processo, una struttura organizzativa, una procedura, ecc.) non sia più rispondente alle esigenze del suo cliente.
Dall’analisi funzionale derivano l’analisi del valore e le tecniche di misurazione della qualità di un prodotto o servizio, nonché lo strumento operativo QFD.
Dopo l’analisi funzionale è opportuna un’analisi interfunzionale.
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