Contabilità dei cicli attivo e passivo
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E’ la contabilità sezionale che fornisce dati essenziali sia alla contabilità generale per la valutazione delle scorte sia alla contabilità industriale. Per valorizzare i costi di acquisto (di merci, materiali, componenti) e per il calcolo del costo del prodotto. Prima di essere un obbligo fiscale la CDM è un’esigenza gestionale e giuridica (art. 2214 c.c.). Il magazzino rappresenta il volano (effetto disgiungente) far acquisti e lancio in produzione (magazzino materie prime), tra le varie fasi della lavorazione (magazzino semilavorati e prodotti in corso di lavorazione), fra produzione e vendita (magazzino prodotti). LA CDM risponde a diverse esigenze informative:
Le conseguenze dannose della mancata tenuta della CDM sono:
Gli strumenti della CDM considerati tipici sono:
Quando la scheda di magazzino è a quantità fisiche e a valori si pone il problema della valorizzazione degli scarichi (LIFO, FIFO, etc.).
- commerciali: assicurare la disponibilità dei prodotti per la vendita e gestire le scorte in modo ottimale(con calcoli ad hoc)
- tecnologiche: garantire l’approvvigionamento ordinato delle materie
- economiche: ridurre i costi, programmando anche in cooperazione con partner, razionalmente gli acquisti
- amministrative: consentire il controllo del magazzino e la compilazione degli inventari
- finanziarie: evitare l’accumulo delle scorte e ridurre perciò l’immobilizzo finanziario
- fiscale: consentire il controllo da parte dell’autorità fiscale
Le conseguenze dannose della mancata tenuta della CDM sono:
- rottura degli stocks, fermate produttive, mancata evasione ordini, rischi di furto
- deperimento, invecchiamento e obsolescenza di materie e prodotti
- scarsa rotazione delle scorte con immobilizzo finanziario
- elevati costi del mantenimento delle scorte
Gli strumenti della CDM considerati tipici sono:
- effettuazione di inventari permanenti o intermittenti periodici (frequenti)
- introduzione di metodi di previsione razionali (determinazione dei fabbisogni e dei tempi di ordinazione, etc.)
- mutamento in senso cooperativo delle modalità dei contatti con i fornitori (comakership)
- impiego di tecniche matematiche per la gestione delle scorte
Quando la scheda di magazzino è a quantità fisiche e a valori si pone il problema della valorizzazione degli scarichi (LIFO, FIFO, etc.).
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