CRP (capacity requirements planning)
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Nell’ambito di un sistema MRP, il CRP è un modulo di programmazione predisposto per la determinazione delle risorse (uomo e/o macchina) necessarie per realizzare un certo piano di produzione.
Con altre parole è la funzione di pianificazione, di misura e di monitoraggio del grado di impiego delle risorse.
Se le risorse sono sufficienti a realizzare l’algoritmo dell’MRP II, la programmazione procede il suo cammino verso le tecniche di schedulazione, altrimenti sono necessarie azioni correttive manageriali. Il CRP è capace di rispondere a una o più delle seguenti domande: E’ necessario effettuare le ore straordinarie? E’ necessario spostare risorse da un reparto all’altro? E’ necessario effettuare una parte del lavoro presso terzi? E’ necessario fare doppi o tripli turni? E’ necessario assumere personale? E’ necessario fare un investimento in beni strumentali?. In sintesi si può concludere che il CRP è lo strumento che serve per identificare i problemi relativi al fabbisogno di risorse e per convalidare il piano di acquisti e di produzione generati dall’MRP. Quest’ultimo infatti non è un piano relativo alle risorse, ma solo ai materiali. Tenuto conto dei cicli di produzione da un lato e degli ordini emessi e pianificati dall’altro, il CRP elabora un piano di carico delle risorse produttive. Quindi in base ai dati MRP, se le risorse sono sufficienti si passa all’esecuzione a valle mediante la schedulazione e il controllo di avanzamento della produzione. Se il CRP constata che le risorse, ristrutturate in tutti i modi possibili, non sono sufficienti occorre ritornare a monte e richiedere all’MRP una ripianificazione degli ordini per riconfigurare la possibilità di eliminare i picchi, ossia le cosiddette punte.
Con altre parole è la funzione di pianificazione, di misura e di monitoraggio del grado di impiego delle risorse.
Se le risorse sono sufficienti a realizzare l’algoritmo dell’MRP II, la programmazione procede il suo cammino verso le tecniche di schedulazione, altrimenti sono necessarie azioni correttive manageriali. Il CRP è capace di rispondere a una o più delle seguenti domande: E’ necessario effettuare le ore straordinarie? E’ necessario spostare risorse da un reparto all’altro? E’ necessario effettuare una parte del lavoro presso terzi? E’ necessario fare doppi o tripli turni? E’ necessario assumere personale? E’ necessario fare un investimento in beni strumentali?. In sintesi si può concludere che il CRP è lo strumento che serve per identificare i problemi relativi al fabbisogno di risorse e per convalidare il piano di acquisti e di produzione generati dall’MRP. Quest’ultimo infatti non è un piano relativo alle risorse, ma solo ai materiali. Tenuto conto dei cicli di produzione da un lato e degli ordini emessi e pianificati dall’altro, il CRP elabora un piano di carico delle risorse produttive. Quindi in base ai dati MRP, se le risorse sono sufficienti si passa all’esecuzione a valle mediante la schedulazione e il controllo di avanzamento della produzione. Se il CRP constata che le risorse, ristrutturate in tutti i modi possibili, non sono sufficienti occorre ritornare a monte e richiedere all’MRP una ripianificazione degli ordini per riconfigurare la possibilità di eliminare i picchi, ossia le cosiddette punte.
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