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Redazione

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Indice di rotazione delle scorte

Esprime il grado e il tempo di immobilizzo delle scorte di magazzino. E’ ad un tempo strumento atto a risolvere il problema della scorta ottimale (dimensionamento delle scorte). Permette di rilevare articolo per articolo i tempi di rinnovo delle scorte (per periodo), tenuto conto dell’ammontare della scorta media. Conoscendo il tempo di permanenza e il valore della scorta media giacente in tale periodo e il tasso bancario dei prestiti si possono calcolare gli oneri finanziari sostenuti per finanziare il magazzino.
Le formule algebriche sono le seguenti: l’ indice quantitativo fisico si ottiene dividendo le quantità uscite nel periodo per la scorta media (in quantità fisica); l’indice quantitativo monetario si ottiene dividendo il valore dei beni in uscita per la scorta media (in valore).
Da notare che le quantità uscite corrispondono agli scarichi (dei beni) per vendite effettuate.
Per quanto riguarda gli indici di rotazione (turnover) del capitale circolante, abbiamo i seguenti indici di liquidità: periodo di giacenza media delle materie prime, periodo di giacenza media dei prodotti finiti, periodo di produzione, etc..

Indicatori quali - quantitativi

Sono i cost driver dell’ABC, gli indici di prestazione in genere desunti dai cruscotti aziendali e dal tableau de bord (balanced scorecard e controllo gerarchico gestionale), indice di rotazione delle scorte e tutti gli indici di tempo impiegato nei vari cicli aziendali.

Incoterms

L’insieme delle regole internazionali emesse dalla Camera di Commercio Internazionale (CCI; in inglese International Chamber of Commerce) per l’interpretazione delle condizioni di spedizione usate nei contratti commerciali con l’estero.
Gli Incoterms definiscono i diritti e gli obblighi del fornitore e del cliente (venditore-compratore) relativamente al passaggio di proprietà, ai rischi e alle spese; utilizzando gli Incoterms si stabiliscono il luogo e il momento in cui avviene il passaggio dei rischi e delle spese per la merce ceduta.La revisione della formulazione di tali clausole tiene conto di due importanti aspetti: la trasmissione elettronica dei dati e il cambiamento delle tecniche dei trasporti.
L’elenco delle clausole (4 gruppi; 13clausole) viene riportato iniziando da quelle più gravose per il compratore e più favorevoli al venditore e passando via via verso le condizioni più favorevoli al compratore e più sfavorevoli al venditore.
Incoterms 1990.

Gruppe E (partenza):

  • EXW: franco fabbrica

Gruppo F (trasporto principale non pagato):

  • FCA: franco vettore
  • FAS: franco lungo bordo
  • FOB: franco a bordo

Gruppo C (trasporto principale pagato):

  • CPT: trasporto pagato fino a ….
  • CIP: trasporto e assicurazione pagati fino a ….
  • CFR: costo e nolo
  • CIF: costo, assicurazione, nolo

Gruppo D(arrivo):

  • DAF: reso frontiera
  • DDU: reso non sdoganato
  • DDP: reso sdoganato
  • DES: reso ex ship
  • DEQ: reso banchina

Incarico individuale

La responsabilità esecutiva di un micro-progetto o di un micro-processo viene affidata ad una sola persona che ha il compito di coordinare e dirigere gli sforzi verso l’obiettivo prestabilito. Rappresenta la forma organizzativa più utilizzata sul piano operativo per realizzare azioni o progetti ad un tempo semplici e specifici.

IMQ (istituto del marchio qualità)

E’ l’istituto italiano che rilascia alle aziende produttrici la certificazione di qualità (di conformità). Tale certificazione è l’atto con cui una terza parte indipendente rispetto al produttore/fornitore dichiara, con ragionevole grado di attendibilità, che un determinato prodotto o servizio o processo è conforme alle norme europee. Rilascia anche il marchio di qualità IMQ.

Immagine

Prestazioni del prodotto e del servizio percepite dal cliente/consumatore, in modo tale da farsi una “rappresentazione” della reputazione e dell’eccellenza dell’impresa.

Gestione per processi

Prevede un processo gestionale focalizzato sulla individuazione di pochi obiettivi prioritari (da uno a tre) molto ambiziosi collegati ai principali fattori di business. A un secondo livello vengono individuati pochi processi (da quattro a sei) che risultano prioritari come impatto sul business dell’esercizio e per il futuro. Per tale gestione che non richiede una modifica della struttura organizzativa, tranne la creazione di responsabili dei processi (process owner), la metodologia contempla lo svolgimento delle seguenti fasi di autodiagnosi:

  • definizione degli obiettivi di riferimento
  • definizione dei fattori chiave di successo
  • individuazione dei processi correlati
  • valutazione delle prestazioni di tali processi
  • selezione dei processi prioritari

Non di rado questa impostazione gestionale viene attivata dopo un intervento di “business process reengineering” (BPR) come nuova modalità gestionale operativa. I principi di riferimento della gestione per processi sono:

  • la focalizzazione sui processi aziendali (intesi come catene di fornitori-clienti interni)
  • l’adeguamento continuo ai bisogni dei clienti (sia esterni che interni)
  • monitoraggio delle prestazioni del processo e delle relative modalità di svolgimento
  • gli interventi migliorativi (miglioramento continuo, miglioramento della gestione DDM)

La gestione per processi è una componente di un nuovo modello di sistema manageriale che si articola su tre dimensioni operative:

  • la direzione per politiche-priorità (management by policy – by priority)
  • la gestione per processi (management by process)
  • la gestione del giorno per giorno (day to day management)

Gestione ordini

Fa parte della gestione logistica ed è una delle fasi del ciclo dell’ordine che si svolge all’interno dell’impresa venditrice per evadere gli ordini ricevuti dalla clientela. Il fornitore, ricevuto l’ordine di acquisto da parte del cliente, deve svolgere le seguenti funzioni:

  • verificare la capienza del fido commerciale
  • controllare l’effettiva disponibilità di magazzino (scorta esistente+ordini a fornitori-impegni (ordini di altri clienti)
  • individuare la modalità di spedizione della merce
  • confermare l’ordine al cliente
  • controllare la qualità delle merci da consegnare
  • riscontrare l’effettiva consegna

Gestione di magazzino

Fa parte della gestione logistica. Il settore del magazzino è caratterizzato dai movimenti in entrata e in uscita di merci, materie, componenti, semilavorati, prodotti in lavorazione, prodotti e sottoprodotti finiti. Le attività di magazzino si possono focalizzare sui seguenti aspetti:

  • gestione delle scorte
  • contabilità di magazzino
  • valorizzazione degli scarichi
  • valorizzazione delle rimanenze di magazzino
  • rilevazione dei vari indicatori di magazzino (qualitativi, quantitativi, temporali)
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