Ogni tipo di controllo (qualunque sia l’ambientazione produttiva, contabile, organizzativa, etc.) può essere condotto a tre livelli: uno antecedente (in via preliminare), uno concomitante e uno susseguente (a posteriori).
Il controllo “ex-ante” sul piano della qualità si affida alla pianificazione della produzione mediante le seguenti attività: routing (o ciclo di assegnazione), scheduling (schedulazione), dispatching (disposizione di esecuzione), follow-up (azione supplementare di proseguimento).
Gli MPS (programmi guida della produzione) stabiliscono che cosa va prodotto, in che quantità, quando e da parte di chi. Gli MRP pianificano il fabbisogno dei materiali circa la loro disponibilità, quando e dove occorrano (le materie prime, le parti, i componenti e tutte le altre forniture attinenti i servizi). Gli MRP II sono rivolti a pianificare le risorse di produzione nella loro globalità e ad integrare le informazioni ricevute da tutte le unità operative in merito a tutti i fattori produttivi coinvolti (materiali, lavoro, impianti). La schedulazione just in time consente di ridurre i costi di stoccaggio (entro certi limiti). Il controllo concomitante si realizza con i circoli della qualità, i programmi “zero difetti” e il controllo statistico della qualità. Quest’ultimo è un’analisi sistematica su un campione di materiali o di prodotti allo scopo di rendere trasparenti i divari tra gli standard prefissati e i risultati ottenuti. Il controllo concomitante intende operare delle rettifiche in tempo utile a lavori in corso. Le stesse procedure condotte ex-post a consuntivo consentono rettifiche su operazioni processuali successive. Ex-post il controllo di qualità può essere condotto dal fornitore-produttore oppure dal compratore per accettazione, nonché da un ente indipendente per la soluzione di controversie.