Il manifesto di internet
Il famoso webmaster romano Daniele Imperi riprende il manifesto di internet con una traduzione in italiano più fedele e complessivamente migliore. L'originale può essere consultato direttamente su internet manifesto.
Alcune considerazioni mi sembrano interessanti, alcune condivisibili, altre meno e, secondo me, ci sono alcune lacune. Quello che mi lascia perplesso è l'impostazione: internet secondo me è "solo" un mezzo di comunicazione, più evoluto rispetto a quelli che conoscevamo prima e quindi offre delle potenzialità nuove quindi il senso di un manifesto non lo capisco e tantomeno riconosco l'autorità di chi vuole scriverlo, indipendentemente dai titoli.
Mi pare un po' come se qualcuno in passato avesse voluto scrivere il manifesto della radio. Chi avrebbe avuto titolo per farlo? Marconi? E che cosa avrebbe dovuto scriverci dentro? Le comunicazioni radio vengono usate per trasmettere suoni e immagini, in modo uni o bi-direzionale (televisione, telefono). La nascita delle radio ha certamente cambiato il panorama dell'informazione, con la televisione il potere della stampa è diminuito ma, come spesso accade in concomitanza con invezioni tecnologiche importanti, alcuni poteri sono crollati, altri sono stati ridimensionati e altri ancora sono nati.
Internet sta togliendo potere alla stampa e alla televisione, avviare un sito richiede meno risorse di una testata giornalistica o televisiva ma non per questo tutto quello che viene fatto in rete è bello e democratico, basta guardarsi un po' attorno per accorgersi che nuovi potenti stanno sempre più saldamente prendendo il controllo dell'informazione.