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Redazione

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FLOWAC

E’ la combinazione tra il SEDAC e il Diagramma di flusso. E’ consigliato quando il miglioramento riguardi un processo o una procedura.

Flessibilità processuale e produttiva

Capacità di modificare le dinamiche degli stati-obiettivo di un processo. La modificazione può riguardare: il mix produttivo, i volumi produttivi, i tempi di consegna, il livello qualitativo. Inoltre le nuove combinazioni (stati) di processo possono configurarsi nella produzione di nuovi prodotti, nell’introduzione di nuove tecnologie, nella gestione delle emergenze e dei trade-off. La riconfigurazione e l’ampiezza degli “stati-obiettivo” dipendono dal costo e dal tempo che una variazione richiede (v. trade-off).

Flessibilità aziendale

E’ la capacità del deployment dei processi di adattarsi in maniera efficace ed in tempi rapidi all’era digitale della discontinuità. Le parole della flessibilità sono: “lean production, lean organization, lean enterprise”. Esse rappresentano le vie della qualità totale, del benchmarking, dell’ABM, del BPR, dell’empowerment, della learning organization, etc. La flessibilità viene attuata con sistemi digitali integrati. Alla flessibilità eccessiva è preferibile una semiflessibilità coordinata e creativa (problem solving). Alla base della flessibilità è il lavoro in team, con gruppi di lavoro autonomi e un po’ “visionari”. La flessibilità risiede anche nel focalizzarsi sul core business e sulle core competence.

FIFO (first in first out)

Tecnica di valutazione di magazzino, secondo la quale le scorte che sono state immagazzinate per prime sono le prime ad essere prelevate e scaricate allo stesso valore utilizzato per il carico.
Con tale tecnica, nella normale ipotesi che il costo dei beni cresca con il trascorrere del tempo, si attribuisce al magazzino un valore superiore rispetto a quello che si sarebbe determinato utilizzando la tecnica LIFO (last in first out), secondo la quale i beni che sono stati immagazzinati per ultimi sono i primi ad essere prelevati e scaricati al medesimo valore di carico. Con il LIFO i valori delle rimanenze sono più bassi del FIFO e del costo medio ponderato, pertanto conducono a rilevare un utile più basso sul piano imponibile; tale valutazione è considerata più prudenziale e saggia anche sul piano civilistico, dottrinale e fiscale (v. LIFO).

Feed-back

Termine inglese, originariamente usato in cibernetica, che corrisponde in italiano a “retroazione o azione di ritorno”. In generale indica un meccanismo di analisi, controllo e correzione di un fenomeno in movimento, in cui le informazioni sull’andamento del fenomeno in una sua fase vengono utilizzate per determinare l’andamento nella fase successiva. Il supporto informatico dà risposte in tempo reale, permette di rivedere a ritroso l’andamento del fenomeno e permette di effettuare delle correzioni in corso di svolgimento.
Il meccanismo può essere automatico (per esempio: autoregolazione di processi che si interrompono quando raggiungono una certa intensità), oppure si tratta di correggere una strategia aziendale a seguito di dati sull’andamento della gestione. Nel marketing si dice feed-back l’insieme delle informazioni di ritorno di una campagna commerciale. E’ un controllo a posteriori anche se attivato durante il corso di azione di un accadimento. Differisce dal controllo feed-forward che è un controllo antecedente attivato a scopo preventivo (proattivo).
Processo di addestramento consistente nel comunicare a chi viene addestrato informazioni sui risultati di una sua azione rivisitando quanto accaduto. Ciò lo pone in condizione di rettificare il suo comportamento immediato e futuro in vista di un miglior conseguimento dei suoi fini.

Fede di deposito (e nota di pegno “warrant”)

Documenti rilasciati quando la merce viene depositata nei “Magazzini Generali” (“MM.GG.”).
La fede di deposito è titolo rappresentativo della proprietà della merce. Se la merce viene venduta occorre cedere entrambi i documenti: fede di deposito e nota di pegno.
Chi detiene i documenti può ottenere un finanziamento presso una banca mediante girata della nota di pegno. Le merci vengono consegnate al possessore dei due documenti; qualora il ritiro avvenisse con la sola fede di deposito in quanto la nota di pegno si trova presso una banca per un finanziamento non ancora scaduto, il richiedente deve depositare la somma necessaria per estinguere la nota di pegno nelle mani dei funzionari dei MM.GG.. I due documenti possono viaggiare congiuntamente o separatamente. Di rado viaggiano separatamente in quanto in tale evenienza nascono dei rischi che richiedono adeguate contromisure.

Fattura

Documento emesso in duplice esemplare dal soggetto che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi per tutte le operazioni che rientrano nel campo di applicazione dell’iva (imponibili, non imponibili o esenti). L’emissione della fattura spetta a imprenditori, artisti e professionisti. Non esiste una forma uniforme (unica) del modello, ma sono stabiliti gli elementi obbligatori fra i quali gli estremi del documento di trasporto (DDT) in caso di fatturazione differita.
L’obbligo della fatturazione non esiste per le operazioni escluse (estranee al regime iva). La fattura deve essere emessa il giorno dell’operazione distinguendo tre situazioni diverse:

  • cessione di beni immobili: il momento della stipulazione del contratto
  • cessione di beni mobili: il giorno della consegna o spedizione; se vi è il documento di consegna (DDT), la fattura può essere emessa entro il mese successivo a quello di consegna o spedizione (fattura differita)
  • prestazione di servizi: il giorno in cui viene pagato il corrispettivo

La fattura deve essere registrata, entro un certo termine, nel registro delle fatture di vendita da parte del venditore e nel registro delle fatture di acquisto da parte del compratore. La conservazione delle fatture deve corrispondere alla durata di dieci anni.

FAS

Da “free alongside ship”, letteralmente significa “franco lungo nave”. E’ una clausola dei contratti di vendita internazionali (incoterms), in base alla quale il venditore si impegna a consegnare la merce sotto il fianco della nave del porto di imbarco convenuto (sostenendo spese e rischi fino al luogo descritto) (v. incoterms).

Farm out (terziarizzazione)

Dopo il processo di “make or buy”, indica l’attività di terziarizzazione (o esternalizzazione), da parte di aziende produttrici, delle operazioni che non fanno parte del core business (riconfezionamenti, magazzinaggio, distribuzione, etc.; v. outsourcing).

Etichettatura

I produttori devono porre sui prodotti un’etichetta contenente un’indicazione quali-quantitativa della composizione del prodotto. Sulle etichette devono essere riportate anche altre informazioni, tra le quali: la denominazione, il modello, il nome e marchio del costruttore, il paese di produzione, etc..
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