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Analisi del lavoro e dei sistemi uomo-macchina

Lo studio dei tempi e dei metodi di lavoro sono stati investigati dai tempi di F.W. Taylor e dei coniugi F.B. Gilbreth e sono pervenuti alla formulazione di diagrammi vari di cui il più antico risale a quello formulato da H. Gantt cosiddetto “Diagramma di Gantt”. Gantt, discepolo di Taylor, ha elaborato e sviluppato anche tecniche e metodi di schedulazione della produzione. Dalla conoscenza dei tempi e metodi di lavoro derivano rendimenti, efficienza, produttività.
Una variante delle tecniche basate sui tempi e metodi è la tecnica MTM (methods – time – measurement).
Ogni singola azienda può scegliere se riferirsi alle tabelle ufficiali MTM per gli operai e a quelle MCD per gli impiegati oppure se calcolare in proprio questi indicatori di prestazione. Questa tecnica con l’aiuto di altre complementari serve a stabilire nella programmazione della produzione i carichi di lavoro in relazione ai carichi delle macchine.
Nel campo delle metodologie riguardanti i sistemi uomo-macchina, i due metodi usati, che illustrano i procedimenti impiegati nella elaborazione di sistemi, sono l’analisi dei collegamenti e la simulazione del sistema. Quest’ultima è stata ampiamente usata per scopi addestrativi. Mediante lo studio dei sistemi uomo-macchina è stato possibile aumentare la velocità e l’esattezza di una operazione; in particolare, con l’utilizzo del computer, è stato possibile disporre nel modo più efficace ed efficiente gli uomini e le macchine in un sistema complesso (v. automazione e CAD).
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